Scrittrice italiana. Dopo l'esordio letterario con i racconti
La grande Eulalia
(1988, Premio Berto), pubblicò i romanzi
Il nocchiero (1989), che le valse il
Premio Selezione Campiello e il Premio Rapallo, e
Il doppio regno (1991), per
il quale vinse il Premio Grinzane-Cavour. Nel 1992 uscì
Vissi d'amore, romanzo
ambizioso nel quale la
C. volle riscrivere la storia della Tosca di Puccini, cui
seguirono
La spettatrice (1995),
Un uomo di carattere (1996),
Barbara
(1998),
Il sogno dell'agnello (1999, Premio Hemingway),
Una di loro (2001).
Nel 2004 pubblicò
Qualcosa nella notte, sorta di riscrittura di
Gilgamesh,
poema epico della civiltà sumerica, che la
C. rivisitò in una prosa poetica, mentre
nel 2005 diede alle stampe
Una luce nerissima, in cui l'autrice reinventa con
sensibilità contemporanea il tenebroso mondo del Golem, affrontando temi e inquietudini
profondamente moderni. Collaboratrice alle pagine culturali del "Corriere della Sera",
svolse anche l'attività di traduttrice, soprattutto dal tedesco (tradusse opere di grandi
autori, tra cui Göthe, Kleist, Kafka, Mann) (n. Milano 1962).